La carta d'identità delle uova

Le uova sono un importante alimento naturale, proteico ed energetico all'interno della nostra dieta e ci vengono spesso in aiuto quando abbiamo voglia di un alimento genuino e NON abbiamo molto tempo a nostra disposizione per cucinare  o... non siamo affatto capaci di cucinare.

NON TUTTE LE UOVA SONO UGUALI!

Sappiamo allora scegliere?
Saper leggere la carta d'identità delle uova ci permette di prendere coscienza di quello che stiamo acquistando e quindi di scegliere con consapevolezza.

Le uova di categoria A, ovvero quelle fresche, sono quelle che troviamo sugli scaffali dei supermercati o nei negozi di alimentari, e sono quindi quelle destinate al consumo diretto.

Le possiamo trovare in 4 dimensioni, classificate in base al peso:

  • XL  -  grandissime:  peso pari o superiore a 73 gr.
  • L    -  grandi:           peso pari o superiore a 63 gr. e inferiore a 73 gr.
  • M   -  medie:            peso pari o superiore a 53 gr. e inferiore a 63 gr.
  • S    -  piccole:           peso inferiore a 53 gr.

Tutte le uova, sul loro guscio, devono riportare stampato un codice dal quale è possibile ricavare tutte le informazioni principali.
L'etichettatura rappresenta una vera e propria carta d'identità dell'uovo, permettendo la tracciabilità del prodotto e di conoscere le informazioni sulla filiera produttiva.
L'etichettatura è obbligatoria.

Le prime cifre dell'etichettatura sono di facile comprensione per il consumatore e indicano il tipo di allevamento da cui provengono le uova e il paese d'origine. Le cifre successive indicano la provincia, il comune e l'allevamento specifico dal quale provengono.



TIPOLOGIE D'ALLEVAMENTO:
  • TIPOLOGIA 0 = uova da agricoltura biologica: è soggetta alle principali caratteristiche e normative degli allevamenti biologici con mangimi biologici e allevamento su terreni naturali e all'aperto
  • TIPOLOGIA 1 = uova da allevamento all'aperto: le galline possono razzolare in un ambiente esterno (solitamente protetto e controllato per ragioni sanitarie  e mirate a prevenire i contagi con animali esterni all'allevamento) per alcune ore al giorno. La densità di questo allevamento è di 1 gallina ogni 4 metri quadrati. Le uova vengono deposte sul terreno o nei nidi.
  • TIPOLOGIA 2 = uova da allevamento a terra: le galline vengono allevate in capannoni dove sono libere di muoversi ma non hanno accesso all'esterno. La densità di questo allevamento è di 4 galline per metro quadrato e le uova vengono deposte nei nidi o sul terreno.
  • TIPOLOGIA 3 = uova da allevamento in gabbia (in batteria): le galline vengono allevate in un ambiente confinato, rinchiuse in gabbie all'interno di capannoni con ventilazione forzata e luce artificiale. La densità è di circa 16-18 galline per metro quadrato. Le uova vengono deposte su un nastro trasportatore che le raccoglie automaticamente.

Detto questo personalmente io evito di comprare le uova di tipologia 3 e, nella scelta preferisco, in ordine, quelle di tipologia 0, 1 e 2, valutando la data di scadenza e il costo.


Torta salata con porri e finocchi



Ingredienti:
  • 1 rotolo di pasta sfoglia tonda già pronta
  • 4 finocchi di media grandezza
  • 2 porri
  • 1 philadelphia da 80 gr.
  • 1 uovo 
  • latte
  • formaggio grana grattugiato
  • sale
  • pepe
  • olio o burro q.b.

Preparazione:
Pulite e lavate bene i porri. 
Tagliateli a rondelle sottili e fateli soffriggere in una padella con poco burro (o olio se preferite).
Nel frattempo pulite e tagliate sottilmente i finocchi e aggiungeteli in padella con i porri.
Salate e all'occorrenza aggiungete dell'acqua per non farli seccare. Coprite la pentola e lasciate cuocere per 10 minuti circa. 
Fate raffreddare le verdure e togliete l'acqua di cottura in eccesso.
In una ciotola amalgamate il philadelphia con un po' di latte creando una crema fluida, aggiungete un uovo, il grana grattugiato, una spolverata di pepe e mescolate.
Unite la crema così ottenuta ai finocchi e lasciate riposare.
Adagiate la sfoglia in una teglia rotonda rivestita di carta da forno, bucherellate la pasta e versate il composto.
Infornate (forno già caldo) a 200° per 10 minuti, abbassate poi a 180° e lasciate in forno per altri 15 minuti.
Spegnete e lasciate riposare (sempre nel forno) per 10 minuti.

Sfornate, mettetela su un piatto di portata e servite tiepida.





Vellutata di zucca con funghi porcini

Adoro le vellutate di verdure... e con questo tempo piovoso direi che è un piatto ideale per scaldarci e coccolarci! Buon appetito!




Ingredienti per 4 persone:
  • una piccola zucca (circa 900 gr intera)
  • 1 busta da 350 gr. di porcini surgelati
  • 1 patata
  • 2 scalogni
  • 1/2 cipolla
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • burro q.b.
  • olio q.b.
  • sale e pepe
  • prezzemolo (facoltativo)

Preparazione
Pulite e tagliate la zucca a pezzetti.
Affettate uno scalogno e 1/2 cipolla e fateli soffriggere in una pentola con poco burro, aggiungete anche i tocchetti di zucca e coprite.
Quando la zucca sarà morbida aggiungete qualche mestolo di brodo di verdure e la patata tagliata a pezzetti molto piccoli. 
Fate cuocere per circa 10 minuti.
Quando anche la patata si sarà ammorbidita frullate il tutto con un mixer ad immersione fino ad ottenere una crema piuttosto fluida. Se dovesse risultare troppo densa aggiungete un po' d'acqua.
Incorporate alla crema due cucchiai di parmigiano grattugiato, assaggiate, aggiustate di sale e rimettete la pentola col coperchio sul fuoco ancora per qualche minuto.

Nel frattempo fate soffriggere in un'altra pentola l'altro scalogno con un po' d'olio e aggiungetevi i funghi ancora surgelati. 
A cottura completata aggiustate di sale e se vi piace cospargete con un ciuffo di prezzemolo tritato.

Suddividete la vellutata nei piatti singoli, distribuite al centro i funghi e servitela ben calda con una spolverata di pepe (ovviamente se vi piace!!!).


Torta agli agrumi con gocce di cioccolato fondente



Ingredienti:
  • 3 uova
  • 150 gr. di zucchero semolato
  • 180 gr. di farina 00 Mulino Bianco speciale per torte con amido
  • 70 gr. di maizena
  • 30/40 gr. di cioccolato fondente
  • il succo e la scorza di un'arancia biologica
  • il succo e la scorza di un limone biologico 
  • 100 gr. di burro di soia (Provamel) o margarina
  • 1 bustina di lievito
  • una bacca di vaniglia
  • zucchero a velo vanigliato

Preparazione:
Grattugiate la buccia degli agrumi (che dovranno essere rigorosamente biologici, in quanto la buccia non deve essere trattata chimicamente).
Spremete l'arancia e il limone e conservatene il succo in una ciotola dove metterete in infusione i semi e la polpa che avrete ricavato grattando l'interno della bacca di vaniglia.

Fate fondere il burro (o la margarina) e lasciatelo raffreddare.

Separate gli albumi dai tuorli.

Lavorate bene in una ciotola i tuorli d'uovo con lo zucchero fino ad ottenere un composto piuttosto spumoso.
Aggiungete il burro fuso ormai raffreddato, un pizzico di sale, la scorza grattugiata degli agrumi e il succo filtrato e amalgamate bene gli ingredienti.

Setacciate la farina e la maizena con il lievito e aggiungete gradatamente continuando a mescolare.

Riducete a pezzettini il cioccolato, passateli nella farina per far sì che non restino sul fondo della torta (io me ne sono dimenticata e infatti... sono rimasti sul fondo!) e aggiungeteli all'impasto.

Montate gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale e incorporateli al composto mescolando dal basso verso l'alto e facendo attenzione a non sgonfiarli.

Versate il composto in una tortiera di 24 cm. di diametro se vorrete una torta bassa (ovvero 3,5 cm. di altezza), usate una tortiera di 21 cm se la vorrete più alta.

Cuocete in forno, già caldo, a 180° per 40/45 minuti.

Lasciate raffreddare il dolce e spolverizzate la superficie con lo zucchero a velo.


Croque-madame

Dopo aver visto quei fantastici croque-monsieur sul blog di Sabina (vedi qui e anche qui) non ho resistito e ho comprato anch'io il libro "Croque-Monsieur" di Sylvie Girard-Lagorce edito da GUIDO TOMMASI.



Da questo bel libricino vi propongo la ricetta, da me rivisitata, del "Croque-Madame", che non è altro che un Croque-Monsieur con adagiato sopra un uovo all'occhio di bue: la trasformazione del nome in Croque-Madame pare sia dovuto alla somiglianza dell'uovo fritto a un cappello da donna.



Prima della ricetta però... un po' di storia.
Il Croque-Monsieur è un tipico sandwich grigliato composto da due fette di pane in cassetta farcite con prosciutto cotto e formaggio (generalmente emmental o gruyère). Le sue origini sono francesi ed è proprio in Francia che viene servito comunemente nei bar e nei caffè.
La sua versione più elaborata comprende tra gli ingredienti anche la besciamella ma esistono ormai numerose varianti con ingredienti salati (per esempio croque-provençal con pomodoro, croque-norvegien con salmone affumicato al posto del prosciutto, croque-bolognese con salsa alla bolognese) e anche numerose varianti dolci particolarmente apprezzate per la merenda.
Si dice che il primo Croque-Monsieur sia stato servito nel 1910, in un caffè del Boulevard de Capucines, a Parigi.
Marcel Proust lo cita addirittura nel suo libro "Alla ricerca del tempo perduto" nel 1918.


Ingredienti per 2 croque-monsieur*:
  • 4 fette di pane in cassetta
  • 2 fette sottili di prosciutto cotto
  • 2 uova
  • 4 fette sottili di emmental 
  • burro q.b.

Imburrate solo un lato di ogni fetta di pane.
Adagiate su 2 fette di pane 2 fettine di formaggio emmental e 1 fetta di prosciutto cotto piegata a metà (o in quattro in modo che non fuoriesca troppo dalle fette di pane).
Chiudete con il resto del pane, con il lato imburrato a contatto con il prosciutto. Mettete da parte.

Scaldate il forno a 200° con la funzione grill.

Fate sciogliere un po' di burro in una padellina e cuocetevi, uno alla volta, le uova all'occhio di bue in modo tradizionale. Salate e fine cottura.

Durante la cottura delle uova, rivestite una placca con carta da forno e grigliate velocemente i croque-monsieur sotto il grill avendo cura di girarli su entrambi i lati (potete usare anche un tostapane).

Togliete i croque-monsieur dal forno, metteteli sui piatti e adagiatevi sopra le uova.

Servite subito.


* gli ingredienti e il metodo di cottura delle uova sono stati leggermente modificati rispetto alla ricetta originale per rendere più semplice la preparazione.


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